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ZAO |
Akhenaton |
Musea |
1994 |
FRA |
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In tutta sincerità, non ho mai capito cosa c'entrino gli ZAO con il progressive, nonostante me li sia regolarmente trovati davanti ogni volta che sfogliavo un catalogo di distribuzione. La musica che hanno proposto nel corso della loro storia è catalogabile come un jazz-rock dalle tinte ora classicheggiami ora sperimentali (e hai detto niente...!?NdR), ed il gruppo può essere considerato tra gli iniziatori di un genere che in Francia ha ottenuto diversi seguaci, tra i quali ricordo ad esempio NEO e BOOMERANG. Gli ZAO operarono in origine nella seconda metà dei Settanta, producendo una manciata di dischi che Musea ha già riportato su CD. Sotto la spinta della casa francese la band ha però deciso di riformarsi nel 1993 attorno a tre dei componenti originali (Yochk'o Seffer, Faton Cahen e Jean-My Truong), a cui si sono aggiunti Patrick Tilleman al violino e Dominique Bertram al basso. Il risultato della reunion è questo CD, che tende fortemente verso il jazz miscelando partiture scritte ad altre improvvisate. Il tutto è assai ben suonato, ma difficilmente potrà interessare agli amanti di GENESIS e MARILLION... (eh beh... NdR). Segnaliamo infine in questa sede che Musea ha nel frattempo completato la serie di riedizioni dedicata a questa band con la pubblicazione su CD di "Osiris", seconda opera datata 1975 che mette in evidenza alcune di quelle influenze classiche cui accennavo in precedenza.
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Riccardo Maranghi
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