|
VALINOR'S TREE |
And then there is silence |
Record Heaven |
2000 |
SVE |
|
Non so come giudicare questo cd, se un'assurda ciofecazza assolutamente priva di originalità o invece un buon disco di Prog sinfonico svedese che ci riporta alle atmosfere dei bei tempi in cui Landberk e Änglagård imperversavano. E' giusto dividere i due giudizi secondo me: quello che si occupa meramente dei risultati, ovvero del gradimento semi-acritico di quanto possiamo ascoltare, può parlare di buona musica per orecchie nostalgiche, di un buon disco gradevole e che stuzzica i giusti tasti del progger medio, affascinato dai toni crepuscolari, dalle aperture sinfoniche, del magico suono del Mellotron, ben suonato e ancor meglio concepito nella costruzione dei brani. Un giudizio che guardi più al livello qualitativo punterà maggiormente l'indice sulla quasi totale devozione dei Valinor's Tree nei confronti di sonorità che ormai possiamo definire tipicamente svedesi, sul sapiente equilibrismo che il gruppo sa mantenere barcamenandosi tra i verbi musicali dei gruppi sunnominati o dei primi Ritual, tra l'altro con brani intitolati, con molta fantasia, "Fields of sorrow", "Like a whisper" e via andare . Se diamo più importanza al primo aspetto possiamo comunque goderci, come detto, un album ben costruito e ben suonato altrimenti, se cercate almeno un minimo di personalità, rivolgetevi pure altrove.
|
Alberto Nucci
Collegamenti
ad altre recensioni |
|