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EDHELS |
Angel's promise |
Musea |
1997 |
MON |
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Abbiamo dovuto aspettare 6 anni, ma finalmente gli Edhels tornano con un nuovo disco, il quarto, dopo aver inserito il nuovo tastierista Jean Marc Bastianelli che fornisce il suo contributo con sonorità corpose e quasi orchestrali, senza per questo scadere nella mera opulenza sonora; per la prima volta sono presenti delle parti cantate su alcuni brani. I primi album del gruppo furono paragonati a produzioni di Steve Hackett, ma già dal terzo lavoro "Astro logical" si poteva maggiormente accostare gli Edhels a qualcosa di più spigoloso. Mentre l'album ricordato non entusiasmava per la sua riuscita, "Angel's promise" difficilmente può deludere, anche se non si può certo parlare di musica di facile ascolto. Si può parlare di Progressive fusion per buona parte delle composizioni... composizioni sovente dal tenore e dalle sonorità zappiane, con una varietà musicale che rendono certamente viva l'attenzione su ogni minuto di quest'album, guidati dall'ispirazione della chitarra di Marc Ceccotti.
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Alberto Nucci
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