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DASIA |
Del regime invisibile |
Lizard Records |
2021 |
ITA |
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È un sound duro, abrasivo e acido quello presentato dai Dasia nel loro secondo lavoro “Del regime invisibile”, edito dalla Lizard, sempre attenta a proposte di qualità trasversali e di confine. Questo trio friulano ama sperimentare in maniera personale e i contenuti di questo nuovo cd ne sono lampante dimostrazione. Si spinge il tasto play e man mano che scorrono i brani capiamo il calderone in cui amano muoversi i Dasia: dall’introduzione con un recitato con voce femminile, si viaggia poi alternando e mescolando hard rock, post rock, prog con venature metal, indie, psichedelia moderna ed anche un pizzico di elettronica. Le scelte sonore sono caratterizzate da riff violenti, ampi spazi strumentali intervallati da monologhi che alimentano la tensione e fanno crescere la teatralità, variazioni ritmiche, spunti atmosferici dark, chitarre e guitar synth che sanno essere selvaggi e pronti a costruzioni articolate e soluzioni che stemperano (per poco) i toni. Nonostante questa apparente varietà stilistica, alla base viene mantenuta un’aura onirica, disturbante e oscura. Un lungo testo viene “spalmato” lungo le tredici tracce del cd e va a formare una sorta di concept. Sembra quasi una sorta di preghiera “alternativa” (vi basti sapere che si conclude con “Liberaci dal bene/Proteggici dal bene/Amen”), che può aprirsi a più chiavi di lettura e, di conseguenza, a diverse interpretazioni da parte dell’ascoltatore. Anche se sono gli stessi Dasia a dare una traccia base, parlando di “viaggio introspettivo”. Elettra Pizzale (basso e voce), Edgardo Mauroner (chitarra, synth e piano) e Luca Stocco (batteria e samples) sono i protagonisti di questa piccola magia, con la creazione di questo muro di suono robusto e personale. “Del regime invisibile” forse non è abbastanza post rock, non è abbastanza d’avanguardia, non è abbastanza prog, non è abbastanza indie per piacere ai fan più testardi di ognuna di queste categorie. Chi invece ha una mentalità più aperta alla contaminazione converrà sicuramente sulla validità della proposta dei Dasia, grazie ad una struttura non convenzionale, una notevole potenza di fuoco ed un’esecuzione brillante per arrangiamenti e intrecci sonori.
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Peppe Di Spirito
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