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SLEEPYARD Head values Apollon Records 2022 NOR

I fratelli Kersbergen, il tastierista Svein ed il multistrumentista tuttofare Oliver, sono coinvolti da una decina d’anni nel progetto Sleepyard con lo scopo di creare piccole e deliziose miniature musicali in cui si inseriscono elementi di kraut rock mistico di derivazione Popol Vuh/Between, elettronica ambientale, psichedelia/progressive di derivazione Pink Floyd, ed un approccio minimale che bene si addice all’idea di musica placida e sospesa nel tempo che sta alla base degli Sleepyard...
Senza troppa fretta è uscito il loro ultimo disco “Head Values” a distanza da circa quattro anni dal loro precedente “Winter Crickets”, questa volta accasati presso l’etichetta Apollon: come nei precedenti dischi, anche in “Head Values” gli Sleepyard hanno dato vita ad alcune collaborazioni imprevedibili, questa volta troviamo come ospiti infatti le vocals di Sandy Dedrick degli antichi Free Design, leggenda del psych pop barocco americano degli anni sessanta, il chitarrista Mark Refoy che ricordiamo negli Spiritualized ed anche negli Spacemen 3, l’eclettico musicista electro-sperimentale norvegese Jan-Morten Iversen; in un disco di evocazioni paradisiache troviamo anche Kjetil Manheim, musicista noto ai più specialmente per essere stato il primo batterista dei Mayhem (a noi ci interessa più la sua appartenenza ai Big Robot, autori dei due dischi con Conrad Schnitzler) e Edvard Andreas Feed, ovvero il chitarrista di un gruppo di satanassi black metal norvegesi, Gehenna (niente metal in “Head Values”, fortunatamente). Comunque direi che c’è poco da sorprendersi, dell’ambiente scandinavo in fatto di stravaganze siamo abbastanza bene abituati... e bisogna dire che gli Sleepyard non esulano da una certa inquietudine spettrale nella loro musica...
Nella meravigliosa purezza di ambientazioni naturaliste in cui la musica scorre fluida e eterea come una leggera fresca brezza primaverile, tenui abbozzi di pianoforte, tastiere cosmiche, aperture di cosmic rock, droni shoegaze ipnotici, la natura incontaminata evocata in “Head Values” raccoglie nelle sue braccia spiriti inquieti ed ombre erranti che sussurrano tra le fronde degli antichi boschi... Tra estasi onirica psichedelica e radici progressive, fedeli ad un loro stile puro ed incontaminato, gli Sleepyard rappresentano un modo di fare musica sempre più di nicchia: inevitabile pensare come da ascoltatori e fruitori attivi che siamo orgogliosi di esserne parte integrante.



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Giovanni Carta

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