|
REMOTE |
The gift |
Bad Road Cogito Ergo Sum / Addicted Label |
2016 |
RUS |
|
Questo è il secondo disco del trio doomster metallico russo Remote, all'epoca compagni di label dei più psichedelici finlandesi Albinö Rhino, Pressor ed altri amici rumoristi. Ci eravamo già scontrati con il primo disco dei Remote, titolo bizzarro, "The Great Bong Of Buchenwald"; con "The Gift" rincarano la dose e la pesantezza fisiologica del genere qui diventa esponenziale, si perdono per strada le più accattivanti sonorità stonerose o comunque ancora vagamente di derivazione Sabbath/settantiane per inoltrarsi senza pietà verso un più funereo doom metal, a dire il vero guadagnando in termini di atmosfere oggettivamente più inquietanti. In "The Gift" la musica si è fatta ulteriormente più criptica ed opprimente, approccio più radicale e con pochi compromessi. Gli screams implacabili del bassista Eugene sembrano sull'orlo del collasso e non proprio la cosa più gradevole da ascoltare, supportati comunque da una produzione decente ed una resa strumentale di buon livello anche se forse ad ascoltare attentamente un pò freddina... ma con riffs catacombali e rintocchi della batteria a morto non si può pretendere un grande calore espressivo, insomma, può andare bene così. L'aspetto che ho preferito di "The Gift" è giusto la maggiore propensione a ricercare melodie più opprimenti e dalle tinte gotiche abbastanza efficaci, nell'ossessiva pesantezza dei sei lunghi brani del disco i Remote riescono a dare una varietà ed un minimo di dinamismo che alza sensibilmente l'asta verso un concept espressivo più ambizioso. La copertina è in linea con quella dell'esordio anche se il povero popolo questa volta deve subire le angherie di una spietata nonchè "stupefacente" piantagione aliena, giusto per rimarcare il tono orrorifico della musica! Un ascolto sciagurato ma alla fine se interessati al genere non così malvagio.
|
Giovanni Carta
Collegamenti
ad altre recensioni |
|