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THE UNIVERSE IS AN OCEAN The universe is an ocean Swamp Records 2021 UNG

Dietro a questo suggestivo nome si cela l'ungherese Balázs Söptei chitarrista attivo con il gruppo post-prog metal sperimentale Kajgūn, qui impegnato in totale solitudine con una meditazione psicosonica che virtualmente ci trasporta fino alle profondità del cosmo e oltre: un progetto ambizioso che Balázs ha concepito come un unico lungo brano di quarantadue basato principalmente su una drone-music di chitarre elettriche, con inserti melodici ed un uso discreto dei sintetizzatori. La direzione di The Universe Is An Ocean è quella intrapresa fondamentalmente da gruppi come Sunn O))), qui in chiave più marcatamente di musica cosmica e psichedelica, con alcune variazioni melodiche che sembrano più in sintonia con lo space/kraut rock e il progressive elettronico; potremmo definirlo di fatto come un disco di musica ambient, con la curiosa sensazione di trovare delle sonorità "heavy" a creare atmosfere rilassanti ed ipnotiche. Realizzato con il minimo dei mezzi ed una apprezzabile economia sonora, in fondo questa musica si può realizzare con poco con attenzione nei particolari e dettagli sonori: il gioco di feedback, le risonanze che riescono a toccare la giusta corda dell'anima, le reiterazioni droniche che inducono il giusto clima ipnotico come un mantra... Elementi che Balázs ha sapientemente dosato dimostrando di avere una buona e approfondita conoscenza del genere. Quarantadue minuti monolitici ma non monotoni e neanche intimidatori viste le premesse stilistiche, le sonorità "heavy" vengono sublimate in una space ambient che si propone con psichedelica positività all'ascoltatore senza oppressioni claustrofobiche, in fondo nella vastità infinita del cosmo non c'è spazio per catacombali autocommiserazioni... "The Universe Is An Ocean" si può trovare in cd per l'americana Swamp Records oppure in un autoprodotto formato cassetta molto artigianale: la mia copia è stata registrata in un lato sopra una traccia di "Adrenalize" dei Def Leppard (ricordi di sciagurati ascolti di gioventù?), ad un certo punto "The Universe Is An Ocean" stacca ed interviene la voce di Joe Elliott, manco a dirlo l'effetto è stato letteralmente esilarante, fortunatamente l'altro lato non presenta di questi curiosi incidenti! Con buona pace dei collezionisti meglio affidarsi al più mesto cd, se non direttamente all'ascolto sulla pagina Bandcamp di Balázs, a parte questi piccoli incidenti produttivi, gli imperterriti psiconauti fedeli all'underground non potranno che essere soddisfatti da The Universe Is An Ocean!



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Giovanni Carta

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