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UNQUIET MUSIC LTD MEMEMusic Unquiet Music Ltd 2023 FRA

Unquiet Music Ltd è l'alias di Jean-Philippe Rossi, musicista francese che si autoproduce da qualche anno con veri e propri oggetti musicali non identificati che vedono in questa terza uscita "MEMEMusic" il compimento di un progetto musicale che qui appare sull'orlo del collasso metafisico post-pandemia, come un grande frullatore in cui si riversano miriadi di influenze differenti, riflessioni sulla massificazione da social-media e sui relativi condizionamenti psicologici/comportamentali, mancando giusto per un soffio l'arrivo della nuova ondata di massa dell'intelligenza artificiale generativa con tutte le conseguenze che ne derivano. "MEMEMusic" è una sorta di caos mutaforma che in tutta ambiguità si destreggia tra rigore pseudoaccademico ed euforica anarchia satireggiante con basi electro-synth pop che fanno da asse portante per composizioni che talvolta sembrano uscite da un virtuale incubo post-moderno dei Gentle Giant (quindi un punto a favore per Jean-Philippe!).
Questo disco si può dividere in due parti non troppo distinte fra loro, la prima tendenzialmente più ostica mentre la seconda un pochino più incline alla forma "canzone": come accennato nel frullatore musicale di Unquiet Music Ltd sono state inserite abbondanti dosi di Gentle Giant, specialmente per il gusto degli arrangiamenti vocali corali e madrigali intricati, la base strumentale è pesantemente elettronica con graditi e preziosi contributi di Pat Mastellotto alle percussioni, Markus Reuter in precisi ed efficaci interventi con la sua tipica touch guitar e la presenza al basso del sempre ottimo Tony Levin in un brano "I Do Rember The Feeling" che nel suo sapore quasi latin-fusion è in qualche maniera il brano più "tradizionale"...Al basso inoltre troviamo anche Jon Poole (Cardiacs) e la sua presenza ci può già fare intuire il clima che si respira in questo disco. La componente più elettronica potrebbe farci pensare a formazioni passate come Negativland nella sprezzante follia citazionista e destrutturante. C'è anche un lungo pezzo di ambient esoterico fatto praticamente di soli loop vocali, "Lament", probabilmente una delle cose più interessanti dell'album. Il mood stralunato dei pezzi mi fa anche pensare a uno scontro frontale tra Cardiacs e Sparks, sofisticate aperture strumentali chitarristiche che riflettono l'influenza dei King Crimson, bizzarrie alla Pere Ubu/David Thomas; le tendende electropop contemporanee e decisamente citazioniste alleggeriscono un pò il tutto e rendono più accattivante l'ascolto, sempre ovviamente che si riesca ad entrare a patti con certe sonorità fatte di "traps & buttons".
In tutto questo spericolato “delirio” distopico, è estremamente piacevole scoprire che ogni ascolto riserva nuovi dettagli e spunti interessanti. Alcuni arrangiamenti beneficiano del tocco della genialità, e certi paesaggi sonori sono orchestrati in maniera magistrale. Peccato che la materia possa far scappare più di qualche purista a gambe levate, ma alla fine penso da tempo che uno dei migliori modi per esprimersi nella musica progressiva oggi sia proprio questo, tenendo conto della tendente pigrizia delle istanze più melodiche neo progressive contemporanee.
Si potrebbe pensare ad una sorta di "rock in opposition" aggiornato ai giorni nostri, dato anche il rigoroso estro creativo fuori dagli schemi ed in totale indipendenza da costrizioni commerciali, l'ampio raggio di azione di JP Rossi sposta comunque il fragile baricentro di Unquiet Music Ltd nel folto ed inquieto girone degli "inclassificabili", in fondo quello più interessante e ricco di soprese. Disco quindi dalle molte sfaccettature, divertente quanto impegnativo all'ascolto nella sua lunghezza ed implacabile stranezza, potenzialmente irritante ma anche illuminante, un’opera che richiede pazienza e apertura mentale, ma alla fine, offre una ricchezza di sorprese e dettagli che vale la pena esplorare. JP Rossi ha creato qualcosa di unico e indipendente, e questo è ciò che rende MEMEMusic un’esperienza musicale affascinante e fuori dagli schemi.



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Giovanni Carta

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