Gli album dei Visible Wind, e ne sono usciti 4 prima di questo, sono sempre stati una garanzia per gli amanti del Prog sinfonico, pur con ovvii alti e bassi. Ecco perché mi sono accostato con fiducia a questo nuovo lavoro, pur incuriosito dal suo titolo, a dir poco singolare. A conti fatti posso dire che ancora una volta lo standard del gruppo si mantiene su livelli più che accettabili, pur tuttavia non saprei come descrivere quest'album, il quale alterna momenti di buon livello, con i consueti elementi che ci hanno fatto apprezzare il gruppo in passato, quali un grande lavoro di tastiere, flauto e composizioni Prog-sinfoniche complesse quel giusto, ma ariose e scorrevoli. Assieme a ciò tuttavia bisogna notare un certo scadimento nel livello delle composizioni, assieme a un'asprezza inusuale in certi toni. Il cantato talvolta ricorda la furia di certe cose degli Ange (e le canzoni più arrabbiate sono proprio quelle cantate in francese), ma con ritmiche ben più tormentate e dure. Talvolta questi elementi paioo trascendere un po' troppo; se un brano come "Dans la vide" è ben costruito e i suoi toni drammatici ben gli si adattano, altri invece paiono troppo forzati. Nulla di compromesso per carità: il disco tutto sommato rimane godibile e il gruppo non dimostra troppi cedimenti creativi.