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OCTOHPERA |
Bons amigos |
Musea/Rock Symphony |
2002 |
BRA |
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Un disco d'esordio meritevole d'attenzione, questo dei brasiliani Octohpera. La musica che questo quintetto ci offre prende fortemente spunto dalla musica tradizionale del proprio paese, ma prende anche numerosi momenti di jazz e di Prog sinfonico a matrice Gentle Giant (con tutti i loro derivati) per confezionare un disco che non si posiziona mai sopra le righe e si snoda quindi in maniera calma lungo le sue 15 tracce. Nulla di particolarmente innovativo, ma comunque un risultato molto personale che, quanto a riferimenti che mi verrebbe di fare, quanto meno in ambito brasiliano, ricorda un po' i Som Nosso De Cada Dia. Il cantato ha un feeling molto folk, tipico di molti cantanti di musica popolare brasiliana, e sotto di esso si sviluppa un intreccio strumentale che spesso ci porta ad apprezzare un lavoro fatto con gusto che consiste nel continuo contrappunto e in brevi e misurati inserti di basso, chitarra o tastiere. I brani pių orchestrati sono quelli pių tipicamente Prog, quanto a struttura, in cui meno viene sfruttato l'interplay tra i vari strumenti, vero punto di forza degli Octohpera. La dolcezza e la melodia tipicamente brasiliana tuttavia la fanno da padroni lungo tutto l'arco dell'album; un album che, dal mio piccolo, mi sento di considerare come la pių bella rivelazione che ci č giunta da Rio e dintorni negli ultimi tempi.
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Alberto Nucci
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