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HAMADRYAD |
Conservation of mass |
Unicorn |
2000 |
CAN |
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L'entusiasmo che si prova ascoltando una nuova band che sforna un bel disco č forse la molla principale che fa sė che si continui ad ascoltare questa musica. Se quasi tutte queste bands non si perdessero per strada avremmo un numero considerevole di gruppi Prog di alto livello; speriamo che questi Hamadryad non seguano la sorte di molti loro predecessori. Il disco che essi ci propongono all'ascolto, lungi dal voler essere quanto di pių innovativo possa esistere, si presenta con una musica piuttosto personale e non certamente troppo derivativa, anche se il cantante ha sicuramente ascoltato Jon Anderson pių d'una volta. Ad un'impalcatura sicuramente Prog sinfonica di prim'ordine, con elementi giusti quali Mellotron, bell'utilizzo di chitarre acustiche e tappeti di tastiere, il gruppo aggiunge una struttura musicale elaborata e complessa, ma non ostica, con qualche ritmica pių jazzata o altre pių spigolose, quasi (e sottolineo quasi) prog-metal, che si alterna e si interseca a melodie pių ad ampio respiro (tipo Yes, appunto). Migliori senza dubbio le seconde, dato che i momenti pių furiosi difettano a mio avviso nella pienezza del suono. L'effetto generale č quello di un bel disco, anche se non trascendentale, sicuramente comunque degno di considerazione.
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Alberto Nucci
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