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3RDEGREE Narrow caster autoprod. 2008 USA

A quasi 13 anni di distanza dalla precedente pubblicazione (aprile 1996: "Human interest story") torna la band americana dei “3rd Degree”.
Nati agli inizi degli anni ’90 per iniziativa del bassista Robert James Pashman, a cui si erano aggiunti dapprima il batterista Rob Durham e poi il chitarrista Pat Kliesch, solo nel 1995, con l’ingresso del cantante Gorge Dobbs a completare le tessere del puzzle, riescono a registrare il debut album a corollario di una intensa attività live.
Poi, come spesso accade, l’indifferenza del mercato discografico ha portato la band allo scioglimento. I 4 ragazzi, però, ora ci riprovano, dopo la pubblicazione di un DVD live nel 2007 a suggellare il come-back.
L’inizio o meglio i primi due brani sono abbastanza promettenti: “Apophenia”, frizzante, un poco heavy, ritmica frastagliata, può ricordare anche qualcosa degli Echolyn e degli Spock’s beard; “It works”, più pacata, con un bel lavoro di tastiere ed un flavour vintage che non guasta affatto….
La title-track è invece piuttosto irritante con i suoi coretti da pop-band anni ’80 e la situazione non migliora di molto nelle tracce successive: melodie piuttosto anonime, qualche sprazzo strumentale apprezzabile ma nulla più… peccato…
Non male, invece, “The proverbial banana peel” che ricorda da vicino il Belew dei primi King Crimson anni ’80.
Album, come avrete capito, non pienamente riuscito, che strappa una sufficienza stiracchiata in virtù dei 3 o 4 brani citati, dai quali, ci auguriamo, la band riparta per la realizzazione di nuove composizioni.

 

Valentino Butti

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