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ĘTHER Inner voyages between our shadows Rock Symphony 2002 BRA

I brasiliani Ęther non si rendono certo le cose facili. Il disco d'esordio "Visions" era gią abbastanza buono, ma questo secondo lavoro non ha certo bisogno di nascondersi dietro di esso. Le composizioni sono pił complesse e sorprendenti e l'ottimo quartetto č profondamente dedito alla poesia lirica. Ci sono solo pochi passaggi in cui la musica si fa un po' pił hard, poi, per quasi tutti i 74 minuti dell'album (suddiviso in sole 6 composizioni), si tratta solo di Progressive sinfonico dolce e mellifluo, con melodici soli di chitarra ed atmosfere spesso ampie ma anche contraddistinte talvolta da una ritmica incalzante, anche se talvolta le tastiere sembrano guidare la musica verso strane tendenze new age. In Europa lo chiameremmo probabilmente new Prog, ma il tipico feeling brasiliano rende questo disco qualcosa di diverso dal semplice new Prog (specie se con questo termine si identifica quello di stampo inglese). L'album č una specie di opera rock sinfonica che documenta una visione interiore, con questioni metafisiche e punti d'incontro tra vita e morte; questa visione spirituale dell'opera si riflette direttamente sulla musica, spesso ampia e metafisica, anche se comunque sempre integrata in un rock sinfonico moderno, con molti momenti di riflessione e un lirismo che pervade tutto il lavoro, cosģ come la forte influenza della musica classica che si concretizza appieno nella chiusura dedicata al classico "Una notte sul Monte Calvo", qui comunque rielaborato pesantemente con lo spirito e la sensibilitą del gruppo carioca. In definitiva si tratta di un bel disco, ben suonato, con una qualitą sonora non eccelsa ma sufficiente ed un booklet che rappresenta la ciliegina sulla torta.

 

Alberto Nucci

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ĘTHER Visions 1999 

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