Questo oramai inusuale supporto fonografico contiene due ottimi brani presentati da una giovane band emiliana che ha molto a che vedere col nome che si è scelta. La strumentazione vede una formazione classica senza tastiere, ma con flauto e chitarra acustica che rivestono grande importanza nell'economia della costruzione del brano. Sia per la musica proposta che per il tenore dei testi, sembra veramente di ascoltare gli inizi di un gruppo degli anni "70; per la precisione, gli AT mi ricordano prepotentemente i Dalton. Il cantato è appena un po' monotono, avendo parvenze da cantastorie, ma occorre dire che si adatta alla perfezione a questo tipo di musica. Il lato A del dischetto contiene due brani, ovvero la title-track cui è stata legata in coda "Requiem", in cui flauto e chitarra elettrica salgono a turno in cattedra, per un totale di oltre 9 minuti; il lato B invece include una versione strumentale solo della prima traccia, per 8 minuti di musica. Ci attendiamo sicuramente buone cose da questo gruppo.