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ABBFINOOSTY Future Cyclops 1994 UK

Non avevo mai ascoltato alcunché di questa band inglese che è in circolazione oramai da diversi anni (dal 1985, per l'esattezza). La loro musica è stata definita Space Folk-rock, descrizione di una miscela più o meno appetibile in partenza. A conti fatti, essa s'adatta piuttosto bene a ciò che la band ci propone, sia pure non per tutte le 11 composizioni presenti su "Future" (una in meno di ciò che è riportato sulla copertina). Queste presentano talvolta delle tendenze abbastanza eterogenee, partendo dal grunge dell'iniziale "Owl", fino al Prog senza tanti compromessi della title-track. Di folk possiamo ascoltare qualcosa qua e là (ascoltate ad esempio "Wishsong"), ed in tali casi la proposta della band risponde bene alla definizione sopra riportata, ma non pensiate di scoprire che gli ABBFINOOSTY utilizzano flauto, violino e strumenti simili... La loro proposta musicale si basa molto sulle distorsioni della chitarra di Asif, su atmosfere che spesso possono riportare alla mente gli HAWKWIND, talvolta gli ZEPPELIN e anche, tanto per proporre un esempio nostrano, i COURT. Si tratta di un rock a tratti scorrevole e piacevole, ma che sicuramente non incontrerà i favori di tutti gli appassionati; c'è poco, in effetti, di Prog romantico in questi 53 minuti (giusto la title-track, la quale si discosta un po' dal contesto ed è anche, tutto sommato, il pezzo migliore del lotto). Io stesso sono rimasto piuttosto interdetto al primo ascolto. Il tempo e gli ascolti successivi me li hanno fatti conoscere ed apprezzare, forse di là dai loro effettivi meriti: si riesce ad accettare la folle "Arabic sales market" (quasi tutti i testi sono in un qual modo folli), così come le atmosfere vagamente psichedeliche di molti pezzi, ma nelle quali s'inseriscono elementi di disturbo piuttosto peculiari. Ascoltare per credere: a me l'album non è dispiaciuto...

 

Alberto Nucci

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ABBFINOOSTY The storm 1996 

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