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ASIDE BESIDE Tadj Mahall gates Musea 2002 FRA

Ecco un disco eccellente che accontenterà sia gli amanti del Prog sinfonisco sia chi cerca qualcosa di meno convenzionale. "Tadj Mahall gates", infatti, su una struttura che riporta ai migliori lavori di Pulsar o dei primi King Crimson, inserisce variazioni e sonorità facenti parte del repertorio di molte band francesi, dai Magma ai NeBeLNeST passando per i XII Alfonso, pur non assomigliando direttamente a nessuno dei nomi sopra elencati. La delicatezza e la poesia dei Genesis, la melodia di Hackett, l'enfaticità del Mellotron (mai usato a sproposito), ma anche certe soluzioni che riescono a sorprendere senza farlo in modo becero, riuscendo invece a toccare sempre i tasti giusti. Si tratta di Prog sinfonico dalle sonorità spesso deliziose e delicate con liriche intimistiche, cantato femminile e parti di flauto ma che non manca, come accennato, di incatenarci all'ascolto con variazioni, parti jazzate, partiture non convenzionali etc. Questo disco potrebbe avere lo stesso impatto che ebbe l'esordio degli Anglagard a suo tempo, se ormai gli entusiasmi dei proggofili non si fossero atrofizzati sotto i colpi delle mille uscite mensili che distolgono spesso l'attenzione dai veri capolavori. E' difficile, maledettamente difficile descrivere questo disco in poche parole, così ricco com'è di spunti interessanti, di punti di contatto o di riferimento ad altre opere ma, al tempo stesso, così personale ed identificabile nelle sue sonorità. Può piacere sicuramente al primo impatto, ma invito comunque ad un ascolto ripetuto, e soprattutto attento, per poter cogliere le mille sfumature di ognuna delle 12 canzoni del cd, che non ci stancheremmo mai di scoprire. Un gran bell'album che spero possa riconciliare tutti col buon Progressive.

 

Alberto Nucci

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