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ANKH Ziemia i słońce autoprod. 1995 (Rock Symphony 2000) POL

Coloro che si sono procurati l'album uscito nel 1999 avranno probabilmente apprezzato la vena pazzoide del gruppo e il suo Prog fuori dagli stili. Pare che in origine la band fosse più metal che altro; questo loro secondo album, ristampato di recente, è la prova della fase di passaggio, allora. Esso assembla 14 composizioni piuttosto brevi che variano dallo hard rock (definirlo metal sarebbe troppo), ad una musica più cauta e d'atmosfera. Il marchio di fabbrica però è lì: la presenza continua e quasi ossessiva del violino. L'angelicità delle sue sonorità stride con la foto del retro copertina, in cui il violinista è ritratto in azione con una bella maschera da scheletro ghignante. Angelicità...? Beh, quasi sempre... A dire il vero non mancano episodi in cui il suo suono sembra accompagnarci all'inferno. Ad ogni modo l'album in questione sembra essere niente di speciale, tutto sommato; non molti sono gli episodi realmente interessanti, in generale si tratta di canzoni che possono a momenti ricordare i primi Grace, piacevoli se si è in uno stato d'animo adatto, non commerciali per fortuna, ma senza veri spunti d'interesse al di là delle performance del violinista.

 

Alberto Nucci

Collegamenti ad altre recensioni

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