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ANEKDOTEN Vemod Virta 1993 SVE

La leggenda vuole che le lande svedesi riservino gioie inenarrabili a virtuosi maschi latini. Pare però che ultimamente le bionde vichinghe che rendono queste fredde terre del nord una sorta di paradiso terrestre non siano l'unica fonte di gioie; emozioni di pari intensità sono ora elargite a piene mani anche a persone che alle vichinghe non sono interessati. DICE, ISILDUR'S BANE, KAIPA, MIKLAGÅRD, LANDBERK, ecc... hanno sempre raccolto interesse ed ammirazione (soprattutto i primi), lo stratosferico Hybris degli ÄNGLAGÅRD ha poi recentemente fatto gridare alla meraviglia, ma la leadership delle bionde vichinghe come elemento d'attrattiva della Svezia non pareva neppure lontanamente insidiata... Dal nulla sono però ora arrivati anche gli ANEKDOTEN, gruppo di assoluta rilevanza nell'intero, panorama mondiale: chitarra, percussioni, cello, voce e due mellotron l'armamento di cui dispongono ma a caratterizzare il suono del gruppo è lo spregiudicato uso del basso, non a caso suonato dall'autore delle musiche. Un utilizzo a dir poco irriverente, una pugnalata alle spalle per i molti che sostengono un ruolo del basso relegato a semplice cornice delle melodie; un rumoroso magma in movimento sorregge i migliori momenti del lavoro, una ribollente marea di basse tonalità per la quale, se si volesse cercare un paragone, si dovrebbe ricorrere ai filo-punkeggianti più che agli stessi KING CRIMSON ai quali il risultato d'insieme della musica sicuramente si accosta. Non si deve immaginare quanto fino ad ora detto come un invadente ed infruttuoso marasma di martellanti suoni, così come è capace di essere la melodia guida, il basso riesce con altrettanta efficacia. a contornare il lavoro degli altri strumenti così da rendere l'opera un'altalena di intensità emotiva e decisa forza d'impatto... caratteristica che fa brillare il lavoro, che lo rende decisamente superiore alla media... molto vicino alle pietre miliari.
Superiori agli ÄNGLAGÅRD per quanto riguarda il cantato (l'utilizzo dell'inglese rende questo più scorrevole, meno irto di spigoli ed ostacoli), questi ANEKDOTEN non raggiungono le vette alle quali i cugini sono riusciti a portare l'ascoltatore ma il paragone è alquanto insignificante vista la concezione completamente differente delle due opere: più sinfonico "Hybris", più immediato "Vemod". Sette tracce per un totale di 46 minuti, 46 minuti che lasciano tanta gioia quanta voglia di essere riascoltati... la sublimazione dell'energia.

 

Luca Rodella

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