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ALIAS EYE A different point of you DVS 2003 GER

I cinque musicisti tedeschi, con questa loro seconda prova in studio, ci offrono uno spettacolo sonoro fatto di musica melodica, disimpegnata e teatrale. L’album, interpretato in maniera brillante, sembra quasi un musical e, nonostante la sua semplicità strutturale, si dimostra molto coinvolgente, grazie anche alla sua notevole orecchiabilità, frutto di un songwriting ben ponderato. Il gruppo non si fa scrupoli riguardo alla scelta degli stili musicali, passando dai fraseggi mediorientali da danza del ventre della traccia di apertura (“A Clown’s Tale”) al funky della divertente “Fake the Right” e della movimentata “The Usual Routine”. Si passa dalle nacchere di “Your Other Way”, che si conclude con una sorta di tango musicato a suon di fisarmonica, allo svogliato Jazz, con tanto di fruste e contrabbasso, della conclusiva ”Too Much to Loose”, senza tralasciare ballad romantiche, come “Icarus Unworded”, che sembra quasi una canzone di Elton John, e canzoni dal sapore decisamente pop. Lo stile musicale della band è decisamente variegato ed eclettico, ciononostante appare piuttosto unitario e ben amalgamato grazie ad un’attitudine alla Queen ed alla rigogliosa ed espressiva voce di Philip Griffiths che svolge un ruolo brillante di primo attore, fornendo delle interpretazioni vocali molto ispirate e ben modulate. L’album è molto frivolo e leggero, ma comunque dinamico e godibile, ottimo per trascorrere una cinquantina di minuti in spensieratezza.


 

Jessica Attene

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