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A SPIRALE Come una lastra Lizard 2004 ITA

Quartetto con sede a Napoli, gli A Spirale si mettono in luce con un cd di debutto che li proietta in maniera decisa tra le speranze del progressive italiano moderno. “Come una lastra” è un album strumentale di durata contenuta (meno di quaranta minuti), ma che mostra tutte le enormi potenzialità di questa band attraverso una proposta ostica, in cui il jazz si unisce al progressive in un processo di sperimentazione, improvvisazione ed avanguardia decisamente particolare. L’apertura affidata a “Mojave” è emblematica con la sua alternanza di melodie e dissonanze, mentre archi e fiati si passano il timone in un saliscendi di sonorità che a tratti sono aspre, a tratti delicate. Gli A Spirale, insomma, fanno subito capire che con la loro musica non si può mai stare tranquilli e bisogna aspettarsi di tutto. Ed infatti nel prosieguo dell’ascolto ecco ruvidi nervosismi scanditi da chitarre frippiane, rumorismi nella più completa accezione delle free-form musicali, ma anche passaggi influenzati dalla classica contemporanea e spunti folkloristici che sembrano voler creare un matrimonio eterodosso e innovatore tra tradizione mediterranea e mitteleuropea. I ritmi inquieti della batteria di Massimo Spezzaferro, l’eccitata chitarra di Maurizio Argenzano che ripropone gli intellettuali modelli del Re Cremisi, l’imprevedibile sax di Mario Gabola pronto a lanciarsi nelle improvvisazioni più frenetiche e il camaleontismo di Anita Furlani alla viola e al violino sono tutte peculiarità di un gruppo che ha tantissimo da dire. Pietre di paragone? Non me ne chiedete e non ne cercate: gli A Spirale sono un’entità unica, che vuole sorprendere con un prog d’avanguardia molto personale. Certo, in Italia non sono moltissimi gli appassionati che possono essere interessati ad una simile proposta, ma non posso che incoraggiare questi musicisti a continuare su questa strada, fregandosene di chi non ha il coraggio di avvicinarsi a questo “tipo” di prog solo perché troppo distante dal romanticismo dei mille cloni dei Genesis in giro per il mondo.

 

Peppe Di Spirito

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