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ARABESQUE (USA) Tales of power Shroom 2002 USA

La label texana ha pescato un altro jolly! Specializzata nel recupero di bands sconosciute che non hanno mai inciso ufficialmente, questa volta ha portato alla luce le registrazioni, pescate chissà dove, di un gruppo della Pennsylvania, attivo tra il ‘73 ed il ’79. Si tratta di un’autentica chicca: Le 7 composizioni presentate (4 delle quali superano i 10 minuti), accompagnate da un ricco libretto che spiega vita morte e miracoli della band, avrebbero di certo meritato miglior sorte, ricche come sono di ispirazione non fine a sé stessa e di creatività originale pur nella scia dei gruppi maggiori del genere. Questi gruppi portano il nome di Genesis, Gentle Giant e King Crimson, non dimenticando tuttavia una certa componente jazz-rock presente qua e là. La registrazione è abbastanza grezza e non ottimale, benché sufficientemente apprezzabile; ciò dona comunque alla musica quel sapore di misterioso e di underground che, in casi come questo, aggiungono più che togliere fascino all’insieme. Le canzoni sono molto frastagliate e complesse, ricche di cambi di tempo ed arrangiamenti avventurosi; senz’altro da segnalare tra le migliori l’iniziale “An epic: Krall Mountain”, dai temi classici e dai testi fantastici, ma anche la successiva strumentale “Cobbler’s knob”, dai riff ossessivi e dal sapore jazz-fusion è degna di attenzione. L’album è una delizia per il Prog-sinfonico, praticamente dall’inizio alla fine, anche se la conclusiva “Except for dreaming” è stilisticamente piuttosto avulsa dal resto delle canzoni, più oscura e quasi inquietante, a fronte di un tono generale tendente quasi al giocoso, ma non per questo essa rinnega quanto di buono detto finora. In definitiva si tratta di un disco che oserei dire imprescindibile, se non fosse per la qualità sonora che a molti può togliere una parte del piacere dell’ascolto di questo grande e sfortunato gruppo.

 

Alberto Nucci

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