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ANIMATOR Gallery autoprod. 1990 USA

Lo stile di questa band statunitense ricorda molto da vicino i Saga degli inizi, nonché i migliori Rush, il che ci porta approssimativamente ai Galahad. Si tratta ovviamente di alcune somiglianze, elencate per comodità del lettore: il gruppo tra le proprie influenze conta un po' tutto il buon prog, dagli Yes agli ovvii Kansas. CD autoprodotto questo e dunque non sempre il prodotto è all'altezza di quanto gli autori avrebbero voluto offrire al pubblico, ma ci si può accontentare, direi. Il gruppo elenca tra i propri pezzi più rappresentativi tre titoli tra gli 11 totali. Proviamo ad analizzarli: "Cycles" è direttamente legata ad uno strumentale che apre l'album ed è un pezzo piuttosto agile che rappresenta più di tutti l'influenza Saga. Grande, fin da queste prime tracce, il contributo delle tastiere: d'altra parte Stacey Krejci è tra i migliori compositori del gruppo. La successiva "Choices", pur avendo un incedere più cauto, è piuttosto simile alla precedente, mentre "Room with a view", situata quasi in fondo al CD, è forse il miglior episodio dell'album, anche se non il più appariscente, dato che presenta una struttura piuttosto lineare. Per concludere: gli Animator mi sembrano un gradino al di sotto dei connazionali Magellan (quanti non lo sono?), visto che la loro musica non ha lo stesso carisma, e si possono situare su un livello medio.

 

Alberto Nucci

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