Esordio discografico per questa giovanissima band del nord dell'Olanda. La giovane età media dei musicisti potrebbe in parte giustificare le soluzioni musicali adottate dalla band; senza dubbio i ragazzi sanno suonare, hanno talento e sono molto precisi e puliti nell'esecuzione dei loro brani. Ciononostante si accusa un'eccessiva schematicità nella composizione dei pezzi. L'impalcatura dei pezzi si regge su riff di chitarra di impianto metal con tastiere per lo più appiattite sullo sfondo, a parte qualche assolo isolato, ed un feeling new Progressive che comunque contrasta le numerose tentazioni metalliche dell'album. I 6 brani del CD alla fine sono piuttosto variegate e ricche di pathos, quale più quale meno; abbastanza gradevoli se vi piace il lato più ruspante di certo Prog, reminiscenze di quando circolavano i demo-tapes e questi, in fondo, rappresentavano spesso le cose migliori che si sentivano in giro. Gli Antares hanno ancora molto da imparare, soprattutto a livello di produzione e di registrazione; l'impianto musicale, pur non colpendo per originalità e creatività, consente di supporre che la band ha delle discrete potenzialità nelle proprie mani.