Cinquantasette minuti di pura elettronica per gli Alog, duo norvegese formato da Dag-Are Haugan e Phonophani, giunto al terzo album. Suoni digitali, campionamenti, minimalismo e reiterazione sonora riassumono un po’ i contenuti di “Miniatures”, lavoro volutamente “freddo”, che concede poco all’orecchiabilità e alla melodie, ma che, nota di merito, riesce ad essere comunque fruibile senza eccessive difficoltà, anche a chi non è proprio avvezzo a certe proposte. Le nenie ripetute anche all’eccesso si inseriscono in quadro globale che pure non è mai monotono o “statico”, ma è in continua evoluzione, alla ricerca di una musica contemporanea al passo coi tempi, con una sorta di pop elettronico sperimentale e strumentale. Il mondo degli Alog è effettivamente un flusso sonoro estremamente rifinito e il sound d'insieme che lo caratterizza ben rispecchia il titolo di questo lavoro: ogni brano, anche quelli più lunghi, sembrano miniature deliziose, curate nei minimi particolari attraverso cesellature minuziose. Maturo nel suo genere, ma non so a quanti amanti del prog possa far gola.