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ACCEPT Silver moon Vital Records / Poseidon 2007 JAP

No, non c’entra niente Udo Dirkschneider e il gruppo seminale dello heavy metal anni 80 tedesco con chi ha prodotto questo dischetto.
Siamo davanti, invece, ad un duo che proviene dal Sol Levante (Tai e Hisa nelle note del cd…), che si fa aiutare nelle prime due tracce lavoro dalla bella voce di Izu.
"Silver Moon" è un lavoro dalle tinte pastello, i 12 brani di questo cd scorrono via semplicemente, senza sbalzi, dipingendo dei piccoli quadri sonori eterei, regalandoci un ora di musica rilassante… a volte anche troppo.
Questo lavoro è stato prodotto nell’arco di ben quindici anni, e lo scotto da pagare in questi casi è la disomogeneità tra i vari brani. Se non avessi davanti il booklet, che mi assicurasse che quello che c’è nel lettore non è una compilation, personalmente avrei seri problemi a capirlo.
Si parte, infatti, con un brano impreziosito da una bella voce femminile in puro stile cameliano ("Unaccettable part III"), si passa a un brano che potrebbe essere stato tranquillamente composto da David Sylvian ("The contact"). Troviamo poi un brano new age orientaleggiante alla Kitaro ("Spring"). Torniamo a sonorità alla Andy Latimer con la title track e con "Silver Water", e a sonorità floydane e new prog in “Puer Aeternus”. Per la gioia dei più piccini abbiamo anche un semi plagio dei Radiohead di "Karma police" in "Beginning".
Tutte queste influenze non appesantiscono però il lavoro, rendendolo godibile nella sua semplicità. L’uso degli strumenti elettronici, però, è troppo marcato. L’assenza di un batterista vero e proprio a volte si sente parecchio, come l’eccessivo uso di campionamenti.
Se i due personaggi si fossero fatti aiutare da ospiti, per tamponare le falle nel suono che da soli non riuscivano a riparare, ne sarebbe uscita una cosa ancora più gradevole.
In ogni caso, anche se a volte il rischio di appisolarsi è più che reale in determinati passaggi, questo "Silver Moon" preso in piccole dosi non è male per niente.
Un cd da sentire in sedia a sdraio sulla spiaggia, tentando di rilassarsi scrutando l’orizzonte.

 

Antonio Piacentini

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