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ANTIHÉRØE Entretejido cosmico Viajero Inmovil 2008 ARG

Ancora buone nuove dall’Argentina grazie agli Antihérøe, quartetto guidato dall’attivissimo chitarrista e compositore Dario Iscaro, impegnato da anni in numerosi altri progetti. La band, a distanza di ben undici anni dall’esordio e con qualche cambiamento nella line-up, realizza ora “Entrejido cosmico”, lavoro interamente strumentale, che presenta un progressive in cui si ravvisano elementi di avanguardia, di jazz-rock e dei King Crimson del periodo ’73-’74. Con una strumentazione abbastanza atipica, che vede, accanto alla sei corde elettrica del leader, l’utilizzo di tromba, basso, batteria, percussioni elettroniche e bandoneon, il gruppo ci propone cinquantaquattro minuti di ottima musica. L’inizio è subito intrigante: le prime tre tracce, rappresentate dalle due parti in cui è suddivisa “Ciudad Zombi” e da “Años de apatia”, colpiscono per i loro ritmi stravaganti, i nervosismi chitarristici frippiani ed una tromba pronta a lanciarsi freneticamente in ogni direzione. La lunga “Sonambula”, che si avvicina ai dieci minuti, è uno dei pezzi forti del disco, grazie ad un perfetto connubio tra sperimentazione rock e tradizione argentina che affiora con una sorta di eccentrico e lentissimo tango con bandoneon, tromba e chitarra che si alternano alla guida delle melodie principali. Seguono una serie di vibranti brani jazz-rock, tirati e carichi di intensità, solo in brevi frangenti più pacati (come in “Devian”) in cui viene ancora fortemente a galla il lato avanguardistico della band. L’ultima composizione è “La esquina de las corzonadas”, quasi nove minuti ancora all’insegna di jazz, con tromba e chitarra in evidenza, numerosi cambi di tempo e di atmosfera, che possono essere visti come conclusione perfetta di un album davvero ottimo!

 

Peppe Di Spirito

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