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AGENESS Rituals Ageness 1996 FIN

Il sacro fuoco del Prog sinfonico di scuola Genesis arde anche in Finlandia. Ne sono paladini gli AGENESS, qui al loro 2° album, dopo un esordio accolto abbastanza favorevolmente dal consesso degli appassionati, ma un po' troppo condizionato (in modo consapevole, peraltro) dai modelli ispirativi della band. Questo "Rituals" fa un netto passo in avanti quanto ad originalità, sempre guidati dalla vena creativa di Tommy Eriksson, songwriter, polistrumentista e vocalist ispirato, ancorché non troppo dotato da madre natura in quest'ultimo senso. L'assenza di un vero chitarrista di ruolo (i pochi assoli sono affidati all'esterno Vesa Auvinen) fa si che le tastiere (organo o synth che sia) recitino il ruolo più importante nella costruzioni dei brani, pur non rendendo mieloso e pomposo il risultato. E' da sottolineare anzi che il rock degli AGENESS, abbastanza tirato a tratti, è ora forse più avvicinarle al pomp-rock che ai Genesis. Tra i solchi di questi oltre 50 minuti di rock di stampo anglosassone, si possono tuttavia intuire riferimenti, accenni stilistici e atmosfere che tradiscono la provenienza nordica del gruppo. I 9 brani seri del CD (cui si aggiungono i due brevissimi strumentali "Ritual I & II") sono piuttosto omogenei e, obiettivamente, non sono molti quelli che riescono a posizionarsi nella memoria dell'ascoltatore in maniera decisa. Diciamo che, a parte il gradimento generale per l'album che indubbiamente esiste, ho dovuto ascoltare più volte questo "Rituals" per fare in modo di ricordare ed individuare alcuni brani da alcuni altri, data la costruzione spesso analoga degli stessi ed il cantato monocorde (ma non sgradevole) di Tommy Eriksson. Tra di essi, menzione sicura per la conclusiva "Mortal wings of sin", 10 minuti che costituiscono senz'altro il momento più alto del CD. Il giudizio finale è piuttosto positivo, ad ogni modo: non si parla di capolavoro, ma il CD, pur essendo consigliabile anche a chi col Prog non ha nulla a che spartire, resta appetibile per il Prog-fan accanito.

 

Alberto Nucci

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