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ATOMIC ROOSTER |
The lost broadcasts (DVD) |
Gonzo Multimedia |
2011 |
UK |
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Da un po’ di tempo la Gonzo Multimedia sta pubblicando alcuni DVD intitolati “The lost broadcasts”, che raccolgono le esibizioni che alcuni gruppi storici tennero negli anni ’70 negli studi della televisione tedesca. Tra i protagonisti di queste uscite troviamo gli Atmoic Rooster, band che non ha certo bisogno di presentazioni e che per l’occasione è catturata in tre diverse performance risalenti al 1970, 1971 e 1972 al mitico Beat Club. Riascoltare e rivedere all’opera questa band con la sua musica esuberante e trascinante è sempre un piacere. Le prime due sessions sono incentrate su brani tratti dall’album “Death walks behind you”, probabilmente l’opera migliore degli Atomic Rooster, anche se l’apertura è affidata a “Save me”, pezzo che uscirà su singolo e su album solo qualche anno dopo. Vincent Crane alle tastiere guida un power-trio verso una proposta energica, in cui sono fondamentali anche le distorsioni chitarristiche lanciate da John Du Cann (impegnato anche alle parti vocali) e il pulsare ritmico della batteria di Paul Hammond. Il repertorio è da brivido: oltre l’opener citata ci sono infatti “Sleeping for years”, l’incredibile “VUG”, il celebre hit “Tomorrow night” e “I can’t take any more”. Un concentrato di potenza e fantasia, in cui Crane fa la parte del leone con i suoi assoli, a tratti veloci e robusti ed in altri momenti più barocchi. Per quanto riguarda invece le riprese del 1972, innanzitutto vediamo che si tratta di takes diverse di due brani: “Black snake” e “Breakthrough”, tratti dall’album “In hearing of Atomci Rooster”. E segnaliamo poi la diversa line-up, che nel frattempo aveva subito alcuni mutamenti fino ad assestarsi ad un quartetto formato da Crane, Du Cann, Rick Parnell (batteria) e Chris Farlowe (voce). Lo stile non cambia e rimane questo hard-prog vigoroso e dalle tinte un po’ oscure, ma aperto anche a contaminazioni vagamente classicheggianti. I timbri vintage delle tastiere, inoltre, rendono sempre affascinante quel suono che tutt’oggi è nel cuore di tantissimi appassionati. Questi filmati non sono proprio così rari come ci vogliono far credere i comunicati della casa discografica, visto che già da tempo era possibile visionarli su youtube, ma è innegabile la loro attrattiva, anche perché gli Atomic Rooster sono catturati nei momenti più fulgidi della loro carriera.
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Peppe Di Spirito
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