Home
 
ARTEMIY ARTEMIEV (and KARDA ESTRA) Equilibrium Electroshock Records 2002 RUS/UK

Tra i diversi progetti collaborativi di Artemiy Artemiev con altri artisti questo è forse uno dei più peculiari ed imprevedibili, in quanto vengono incontro due realtà piuttosto diverse tra loro: la musica elettroacustica di Artemiev ed il progressive cameristico dei Karda Estra. Realizzato e registrato in separate sedi durante l’autunno del 2001, tra Swindon e Mosca, “Equibrilium” è il tentativo di fondere due differenti prospettive musicali in un’unica espressione artistica: tentativo in buona parte riuscito, l’equilibrio formale di questo cd, tra elettronica e progressive decadente, è un esperimento che garantisce più di un semplice brivido durante l’ascolto... Artemiev in quest’occasione ha affidato all’ensemble inglese la componente puramente melodica della musica, per dedicarsi invece all’aspetto “ambientale” e di costruzione dei suoni... Il risultato finale è una lunga e tetra suite divisa in sei parti, strumentale, impreziosita dai vocalizzi arcani di Iliesha Bailey. “Arcano” in effetti può essere il termine che meglio si può adattare alla musica, chi segue i Karda Estra sa bene come Richard Wileman sia legato ad un certo tipo di immaginario gotico e fantastico... Bene, “Equilibrium” approfondisce e va ben oltre l’evocazione di atmosfere misteriose ed oscure, a tratti si ha quasi la netta sensazione di essere al cospetto di entità estranee e paranormali... Merito sicuramente dell’intesa che si è creata a distanza tra Artemiev e Wileman: le sonorità create da Artemiev hanno le caratteristiche della dark-ambient, con alcuni tratti vagamente post industriali e qualche divagazione melodica non distante dalle severe ed austere atmosfere presenti nel suo secondo disco solista “Cold” (come nel brano “Open Window”); i Karda Estra operano sul materiale di Artemiev attraverso gli assoli e loops di chitarra di Wileman, ancora una volta eccellente discepolo di Steve Hackett e Robert Fripp, una chitarra dalle sonorità a tratti liquide che trova il suo apice espressivo specialmente quando è accompagnata dall’oboe di Caron Hansford. La musica di “Equilibrium” procede, così, in maniera lenta ed ipnotica, anche se tutt’altro che rilassante e ben lontana da un’idea generica di new-age, il clima generale del disco è infatti alquanto tenebroso e sinistro, con alcune notevoli punte di romanticismo decadente ed altrettanti momenti di delirio elettroacustico...anzi, meglio, elettrogotico! Tra le diverse ottime uscite di Artemiy Artemiev “Equilibrium” ha probabilmente le carte in regola per intrigare anche il purista del progressive, sempre in un contesto altamente sperimentale ma ovviamente privo del frenetico dinamismo che può caratterizzare la musica progressive attuale...


Bookmark and Share
 

Giovanni Carta

Collegamenti ad altre recensioni

ARTEMIY ARTEMIEV The warning 1997 
ARTEMIY ARTEMIEV Point of intersection 1997 
ARTEMIY ARTEMIEV Cold 1997 
ARTEMIY ARTEMIEV Forgotten themes 2000 
ARTEMIY ARTEMIEV (and PETER FROHMADER) Transfiguration 2002 
ARTEMIY ARTEMIEV (and CHRISTOPHER DELAURENTI) 57 Minutes to silence 2002 
ARTEMIY ARTEMIEV (and PHILLIP B. KLINGER) A moment of infinity 2002 
ARTEMIY ARTEMIEV Time, desert and sound 2004 
KARDA ESTRA Constellations 2003 
KARDA ESTRA Voivode Dracula 2004 
KARDA ESTRA The age of science and enlightenment 2006 
KARDA ESTRA Weird tales 2009 

Italian
English