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ABBFINOOSTY The storm Cyclops 1996 UK

Questo è davvero un album difficile da descrivere, in tutti i sensi, a partire dal nome del gruppo, che pare sia stato allungato (Out Of Abbfinoosty), ma non si capisce bene... per continuare con la musica: come descriverla? Si passa dalla psichedelia melodica al prog romantico, da uno heavy in stile Metallica alla musica elettronica. Il primo brano "When the sun explodes" offre un piccolo campionario di quanto si andrà ad ascoltare, in bilico com'è tra momenti più melodici ad altri di rock stralunato ed imprevedibile (tipo ultimi Faith No More). Il duo britannico è ancora un duo, ma non si sente, nel senso che la loro musica non sembra troppo artificiale ed è tutto sommato ben costruita, dal punto di vista degli arrangiamenti e della registrazione. "Interstellar" e "Cyberspace" potrebbero trovar posto in un album dei Porcupine Tree (gruppo verso il quale i due non sembrano indifferenti), il secondo dei quali però condito da momenti furiosi e heavy che poco sembrano incastrarci col contesto generale di un brano quasi ipnotico. "Saddest girl" invece apre decisamente verso territori romantici e sinfonici. Il resto dell'album si barcamena con questi andirivieni, più o meno interessanti, che danno vita a un album sicuramente più accessibile dell'esordio di due anni fa, ma che fa fatica a lasciarsi inquadrare. Il giudizio finale è abbastanza positivo, senza eccedere né assegnare più meriti di quelli che competono, ma "The storm" si colloca su quotazioni non di retroguardia nella produzione inglese odierna.

 

Alberto Nucci

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