Slovacchia... Slovacchia...! Non lambiccatevi oltre sul significato della sigla della nazione... e coloro che di Prog un poco sanno, sapranno anche che la Slovacchia, quando era attaccata alla Ceco-, era la patria di molti interessanti gruppetti in bilico tra jazz e Prog. Viene spontaneo pensare che gli Ako Doma un poco si ingegnino per offrire questa specialità nazionale anche oggi che la Slovacchia corre da sola... e non ci si sbaglierà, pensando ciò. Certo... il jazz rock dei questo gruppo è un po'... atipico e spostato verso il rock. Alcuni brani sono un po' a metà strada tra i King Crimson di "Islands" o "Lizard" e i Twelfth Night di "Live at the Target", oppure la suite finale potrebbe essere opera di un Mike Oldfield improvvisamente redento da velleità poppeggianti. La verità è che anche i meno avvezzi a sonorità jazzate devono accostarsi a questo CD senza timori; certo, non si tratta di una passeggiata... l'assenza del cantato, la ricca orchestrazione, le ritmiche un po' spezzate, ancorché lontane dalle spigolosità Crimsoniane. Anzi, a questo proposito: i brani di questo CD scorrono molto fluidi, bisogna dire, senza artificiosità o comunque senza eccessivi attorcigliamenti, defluendo in modo naturale da una situazione all'altra (prova ne sia la già ricordata suite conclusiva) o sviluppando il proprio tema in modo molto naturale ma al tempo stesso capace di tenere viva l'attenzione dell'ascoltatore. Insomma... vista anche la vicinanza geografica, possiamo eleggere gli Ako Doma cuginetti degli After Crying!