Home
 
ARS NOVA Android domina Musea 2001 JAP

Prima di inserire il cd nel lettore, la cosa che maggiormente salta agli occhi è che le Ars Nova, in quest'occasione, puntano molto sul look: sulla copertina e nelle foto presenti nel booklet, infatti, le ragazze giapponesi si mettono in mostra con un abbigliamento sadomaso e con allusioni ad atteggiamenti saffici. Immagine del gruppo a parte, "Android domina" è il quinto album (se si eccettua il progetto Keyboards Triangle, realizzato insieme ai connazionali Gerard) di questa band nipponica al femminile, e nell'occasione la line-up vede la leader Keiko Kumagai, tastierista e compositrice, affiancata dalla fedele batterista Akiko Takahashi e da un'altra tastierista, Mika Nakajima. Alcuni ospiti partecipano a questo cd nell'esecuzione delle parti di basso ed in alcune parti vocali, queste ultime novità per il gruppo, che aveva fino ad ora puntato su lavori strumentali.
Vista la presentazione, non meraviglia che la title-track, che apre l'album con i suoi 11 minuti suddivisi in cinque parti, cominci con gemiti orgasmici abbinati a suoni elettronici. Dopo quest'inizio erotico, il gruppo si immerge nel sound cui ci aveva abituato, caratterizzato da prog tastieristico ed atmosfere oscure e a tratti inquietanti, frutto dell'amore che la Kumagai nutre verso gruppi come Goblin e Balletto di Bronzo. In questo primo brano, colpisce la già accennata novità dell'inserimento di un piccolo frammento cantato (che, com'è noto, non è certo il punto di forza dei gruppi giapponesi) in "Hypnosis", terza parte della mini-suite. In seguito, emergono altri momenti in cui ci si trova di fronte a parti vocali, precisamente all'inizio di "All hallow's eve" e di "Mother" (bonus track dell'edizione Musea), entrambe aperte da vocalizzi che sembrano ninnananne. Ma la caratteristica che contraddistingue questo cd rispetto alle precedenti produzioni è, principalmente, un maggior uso della tecnologia a cui il gruppo ricorre. I suoni molto moderni delle tastiere, con non pochi momenti decisamente elettronici (non pensiate, però, a similitudini con Tangerine Dream e cosmici tedeschi) allontanano un po' la musica delle Ars Nova da quelle cavalcate tastieristiche che rievocavano Keith Emerson. Alcune parti della title-track, di "Mother" e di "Succubus" sono esempi evidenti del nuovo corso, se così si può definire, intrapreso con quest'album; tuttavia, nell'utilizzare queste soluzioni si denotano una freddezza di fondo e delle forzature che rendono a tratti pesante l'ascolto. Non mancano, comunque, frangenti più classicheggianti in "All hallow's eve", in "Horla rising" e soprattutto nella conclusiva "Bizzarro ballo in maschera", dove altisonanti tastiere e momenti di solo organo abbelliscono la composizione con i loro toni barocchi. "Android domina" a mio avviso non regge il confronto con i vecchi lavori e molti potrebbero storcere il naso all'ascolto dell'album, ma gli appassionati delle Ars Nova difficilmente rimarranno delusi dalla nuova prova di Keiko Kumagai & co.

 

Peppe Di Spirito

Collegamenti ad altre recensioni

ARS NOVA Tränsi 1994 
ARS NOVA The Goddess of darkness 1996 
ARS NOVA The book of the dead 1998 
ARS NOVA Biogenesis Project 2003 
ARS NOVA Chrysalis - Force for the fourth 2006 
ARS NOVA The seventh hell - la Vénus endormie 2009 
ARS NOVA Divine night (DVD) 2011 

Italian
English