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BLUE SHIFT (Not the future I ordered) Mayday 1997 USA

Blue Shift... cloni di chi? Yes...? EL&P...? Oppure cloni dei cloni... ovvero Cairo...? Fatto sta che il cd in oggetto è caruccio, commerciale fino a un certo punto, Progressive ma senza troppe forzature... ma di certo chi cerca sonorità almeno in minima parte originali o almeno non troppo derivative di modelli ben noti, può rimanere ben alla larga da questo gruppo. Se si prescinde da questa cosa, possiamo trovare un album che per lunghi momenti può quasi entusiasmare gli amanti di certe sonorità new Prog (ferme restando le... decise somiglianze coi modelli sopra descritti) e di rock americano. Se le somiglianze con gli EL&P si limitano a qualche breve passaggio e qualche sonorità di tastiera, quella con gli Yes è ben più decisa e ci riporta a lavori come "90125" o l'ultimo "Open your eyes". La band probabilmente non voleva spingersi così vicino a tali modelli e se ne sceglie altri cui riferirsi apertamente, fornendoci una cover della splendida "Immigrant song" degli Zeppelin.

 

Alberto Nucci

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