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BEHOLD... THE ARCTOPUS Nano-nucleonic cyborg summoning (EP) Epicene Sound Systems 2005 USA

Questi ragazzi sono del tutto fuori di testa oppure rappresentano una delle tante espressioni intellettuali della scena musicale moderna più estrema ed esclusiva??? Probabilmente entrambe le cose, i Behold The Arctopus oltre che potersi vantare di un nome decisamente originale sono fautori di una musica schizoide e violenta, fusione convulsa e caotica di tendenze musicali di ogni tipo, dal grind-core alla fusion; dietro all'improbabile quanto esilarante immaginario cyberpunk che fa da sfondo alle composizioni interamente strumentali del cd, si celano tre ragazzi newyorkesi apparentemente ossessionati dall'idea di intricare ed aggrovigliare a dismisura i propri brani, nel segno della velocità più assurda e di un disordine creativo che all'ascolto sembra del tutto voluto. I Behold The Arctopus sono in circolazione da due anni ed hanno pubblicato solamente una manciata di brani, "Nano Nucleonic Cyborg Summoning" è il secondo mini cd (stampato anche in vinile 12") del gruppo ed include tre brani per meno di venti minuti di musica, neanche pochi se legati ad una musica assolutamente folle ed esagerata. Il punto di partenza è il metal nelle sue forme più estreme, sostanzialmente grind metal-core con qualche spunto black metal, a questa dose di violenza sonora i Behold The Arctopus introducono elementi di math-rock, riff dissonanti recuperati dalla discografia dei Voivod e Mekong Delta, il techno progressive metal di Cynic, Gorguts, Cryptopsy, influssi crimsoniani post anni ottanta ed accenni avanguardistici sparsi. Per attitudine "Nano Nucleonic Cyborg Summoning" può essere accostato agli assalti psicotici di bands irregolari come The Locust, Lightning Bolt, Hella, ma anche alle ultime criptiche evoluzioni metal progressive dei nostri Garden Wall, sostanzialmente un tipo di musica che rischia di essere apprezzata da un numero ristretto di persone. Sinceramente trovo sempre molto divertente e stimolante l'ascolto di dischi così estremi ed apparentemente assurdi, anche perchè oltre la facciata di folle brutalità si celano delle composizioni registrate decentemente e pure ben suonate, in fondo si tratta sempre di prog metal... O no?

 

Giovanni Carta

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