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KETIL BJØRNSTAD – TERJE RYPDAL Life in Leipzig ECM 2008 NOR

E' uscito recentemente “Life in Leipzig”, resoconto sonoro del concerto tenuto da Ketil Bjørnstad e Terje Rypdal il 14 ottobre 2005, nell'ambito della rassegna “Leipzeiger Jazztage”.
“Fin dal periodo in cui divenni un pianista prevalentemente classico, ho trovato il format rappresentato dal duo il più adatto, così come accade nella vita reale. Incontrare una persona faccia a faccia è sempre una sfida. La comunicazione è diretta e le idee musicali sono più facilmente adattabili da parte di chi le deve recepire”. In questo “elogio del duo” di Ketil Bjørnstad si ritrova, in fondo, il segreto di questo disco: la comunicazione e lo scambio di esperienze tra due grandi musicisti possono produrre risultati imprevedibilmente positivi, come il concerto di Lipsia.
Dalle note più profonde del monumentale Bosendorfer di Bjørnstad parte il concerto: nella prima parte conduce Bjørnstad, con Rypdal sempre pronto ad assecondare il compagno nei suoi slanci ispirati. Dopo “The Sea V” e “The Pleasure Is Mine, I'm Sure” prende quota la chitarra di Rypdal, che nella limpida “The Sea II” si alza su toni acutissimi per poi trovare pace nel finale del brano riservato al pacato e raffinatissimo stile di Bjørnstad. Di seguito troviamo, a chiudere la prima parte del concerto, “Flotation e Surroundings”, brano poetico e meraviglioso, in cui domina un'atmosfera rarefatta, piena di incanto, con il piano che nella parte centrale diventa inarrestabile e la chitarra che si avvita imprendibile per poi atterrare dolcemente.
La seconda parte inizia con la delicata “Easy Now”, altro brano incantevole, in cui Rypdal disegna un semplice tema sul quale si inserisce magistralmente Bjørnstad. Seguono un breve frammento del “Notturno” di Edvard Grieg (“come avrei potuto non suonare qualcosa di Grieg?” dirà poi Bjørnstad), “Alai's Room”, altro brano brevissimo e “By The Fjord”, una sorta di rimpatriata per i due musicisti nordici, con la chitarra di Rypdal che riproduce un suono nostalgico simile a quello di un violino. Un altro brano marino, “The Sea IX” ci riporta ad un tema caro a Bjørnstad e ai tempi del quartetto con David Darling e Jon Christensen.”Le Manfred/Foran Peisen” è un monologo della chitarra di Rypdal che si trasforma in orchestra con effetti inauditi. A seguire il fantastico finale con la splendida “The Return Of Per Ulv”.
Il 14 ottobre 2005, a Lipsia, chi cercava la poesia ha trovato la magia.

 

Antonio Mossa

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