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CURLY CURVE Forgotten Tapes Ökotopia 1981 (Garden of Delights 2000) GER

I berlinesi Curly Curve rappresentano un caso abbastanza anomalo all'interno del panorama musicale germanico degli anni '70. Nella loro produzione sono infatti pressoché assenti quegli elementi peculiari del rock tedesco, mentre la devozione agli stilemi anglofoni - a cominciare dalla lingua utilizzata - è evidentissima. Già titolare di un LP per la Brain, uscito nel '73, il quintetto approntò nel '74 le composizioni per una seconda release che però non venne pubblicata, finché nell'81 un collezionista - la band era ormai sciolta - ne fece un'edizione limitata. Gli otto pezzi di tale vinile (più due bonus tracks inserite nel CD) sono rapidamente classificabili nell'ambito di un gradevole hard-blues, supportato dalla voce roca di Hanno Bruhn, adatta al genere. Il ruolo delle tastiere è praticamente irrilevante, eccezion fatta per il pianoforte presente in un paio di brani, "Morning light" e "Thoughts of a man", che sono poi anche i migliori del lotto. Altrove si oscilla da reminiscenze di Groundhogs e Steamhammer fino a sfiorare i territori boogie-rock'n'roll di Slade e Sweet, con il loro gusto glam. Piacevole è "Deception", con qualche tratto dei Deep Purple meno elaborati, coinvolgente "Lookin' back", col suo riff quasi zeppeliniano. Talora sembra addirittura di ascoltare un gruppo americano, ed infatti la trama melodica della già citata "Thoughts of a man" deve molto a "Heartbreaker" dei maestri Grand Funk Railroad. Musica semplice e compatta, dunque, attraente ma senza grosse pretese: il contenuto progressivo tende allo zero assoluto. Il disco è realizzato indubbiamente con abilità e cognizione di causa, tuttavia la derivatività dai nomi summenzionati è troppo forte, e il risultato finale non è poi così irresistibile.

 

Francesco Fabbri

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