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CARPE DIEM Cueille le jour Crypto 1976 (Musea 1994) FRA

In altra occasione recensii in termini non troppo entusiastici la ristampa del primo album di questa band francese ("En regardant passer le temp"), proveniente dalla città di Nizza. In quel frangente ebbi anche modo di predire che probabilmente il secondo (ed ultimo) sarebbe stato riproposto a poco tempo di distanza, ed infatti eccolo qua, sempre su etichetta Musea. "Cueille le jour" non è comunque una semplice fotocopia del predecessore, nonostante la componente jazz-progressive rimanga sempre assai importante. Qui la musica è più delicata, lo spazio lasciato all'improvvisazione è inferiore rispetto al passato, ed il gruppo pare essersi concentrato maggiormente sulla composizione, creando strutture più complesse e sinfoniche che si fanno ascoltare anche con minore sforzo. Il risultato è definito da Musea come chamber rock, rock da camera, e devo dire che i signori francesi ci hanno preso abbastanza. Il disco, al pari di "En regardant passer le temps", è quasi totalmente strumentale, basato in larga parte sui dinamici dialoghi tra organo, sax, chitarra e flauto. Sebbene i CARPE DIEM continuino a non farmi impazzire, "Cueille le jour" rappresenta sicuramente la loro migliore prova.

 

Riccardo Maranghi

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CARPE DIEM En regardant passer le temps 1976 (Musea 1994) 

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