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CAPHARNAÜM Lesoleilestunebombeatomique Unicorn Digital 2007 CAN

Due chitarre, basso e batteria è la formazione di questo gruppo canadese al vero esordio discografico. Infatti la band, seppur insieme dal 1991, ha all’attivo solamente un mini cd demo con 5 brani.
Il gruppo propone un power rock strumentale con ampi sprazzi prog. Gli intrecci armonici delle due chitarre sono l’elemento caratterizzante del CD, fatto di suoni molto moderni ed energici. E questa grande energia, unita a scelte ritmiche e compositive peculiari fanno sì che non mi venga in mente nessun gruppo di riferimento, se non loro stessi e qualcosa avvicinabile ad un mix tra Police e Rush! Il tutto con le dovute distinzioni, considerato che il batterista, anche se bravo, non è né Peart, né Copeland e i chitarristi, bravi pure loro, non sono né Summers, né Lifeson. Il bassista, giusto per citarlo è direi un po’ defilato, un po’ in sordina e con un compito prettamente ritmico.
Reggere l’ascolto di filato di tutto il CD è un cosa dura e pur dovendo recensirlo ho dovuto interrompere e riprendere l’ascolto in fasi successive: le soluzioni sono spesso le stesse e questo crea un forte senso di appesantimento e le ritmiche, in parecchi brani un po’ semplificate, non aiutano certo.
E’ vero che ci sono anche bei momenti di riscatto, dove il raddoppio delle chitarre diventa personale e fantasioso e le ritmiche si fanno concettualmente più ricche, evidenziando buone se non ottime capacità tecniche.
Dei 10 brani non mi sento di citarne nessuno in particolare, proprio perché simili per durata, soluzioni armoniche e ritmiche, che se non si ripetono per un intero brano, comunque ritornano ciclicamente. Forse le conclusive “Jouer ancore” e “Brainstorm” presentano una maggior varietà di situazioni portandole ad una buona chiusura del lavoro.
In conclusione un po’ di rock tirato sulle ritmiche, quasi mai complesso nella proposta, qualche momento più heavy, qualche accenno fusion un po’ sullo stile di “Charming Smake” di Andy Summers. Complessivamente un lavoro che promuovo a fatica. Forse con altre soluzioni potrebbero ripresentarsi per ottenere voti migliori in pagella, ammesso che l’intenzione sia prog, altrimenti il panorama ben più vasto del rock chitarristico sarà comunque disposto ad accoglierli a braccia aperte.

 

Roberto Vanali

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