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ANDREA CAVALLO Racconti piano e forte Eroica Classical Recordings 2008 ITA

“Parlare della musica presente su questo disco non è certo una cosa semplice”. Prendo in prestito queste parole, con le quali è lo stesso Andrea Cavallo ad introdurre la presentazione di “Racconti piano e forte”… Perché effettivamente è tutt’altro che facile recensire un lavoro di questo tipo. Magari a descriverlo basterebbe poco: si tratta, infatti, di un album dal vivo, contenente tre “Racconti” registrati in tre concerti diversi tra il 2002 ed il 2006, più il celebre brano “Over the rainbow”. Continuando la descrizione, si potrebbe segnalare che è un’opera per solo piano e che i citati tre “Racconti” sono interamente improvvisati. Potremmo anche fare una veloce presentazione del musicista e ricordare che il piemontese Cavallo sarà noto ai cultori del prog italiano recente per la sua avventura con i Contrappunto, fedeli seguaci del new-prog negli esordi, ma abili a diventare via via più raffinati, dapprima con l’elegante secondo cd “Lilith” e poi attraverso le magiche contaminazioni con la musica classica di “Elegie d’inverno”, uscito a nome Contrappunto Project. Direi che a livello descrittivo ci siamo… Ma è poco, troppo poco, per far capire davvero la valenza di “Racconti piano e forte”. E allora, forse, potrebbero essere proprio le stesse parole di Cavallo a trasmettere quanta passione, quanta inventiva e quanta sincerità sono presenti in questo disco. Quando descrive l’improvvisazione come “libera espressione del momento”, ma anche quando accenna a concetti semplici e apparentemente banali, ma in realtà incredibilmente veri: riferendosi a “spontaneità”, a “emozioni”, a “rischio”, a “divertimento”, il pianista fa capire perfettamente intenti e contenuti. Aggiungerei che è il caso di mettere al bando qualsiasi “etichetta”… Quindi non dovete pensare a termini restrittivi quali prog, jazz, classica, pop, ecc. Se proprio avete bisogno di una sorta di unità di misura, scomodiamo pure il celeberrimo “Koln concert” di Keith Jarret, fatte le debite proporzioni. Ed ecco un prodotto di grandissima qualità che permette di far arrivare alle nostre orecchie musica in libertà, senza confini ed un artista da scoprire ed ammirare, o, usando ancora le parole di Cavallo, “un uomo, solo col suo pianoforte, che suona. Improvvisando. Sempre”.

 

Peppe Di Spirito

Collegamenti ad altre recensioni

CONTRAPPUNTO Subsidea 1998 
CONTRAPPUNTO PROJECT Elegie d'inverno 2004 

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