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CAMEMBERT Clacosmique EP autoprod. 2009 FRA

Sempre più spesso la buona musica rimane lontana e nascosta al grosso pubblico e anche gli ascoltatori più attenti rischiano di farsi sfuggire album interessanti come questo. Per averlo ci siamo infatti rivolti direttamente al gruppo, dopo esserci fortuitamente imbattuti nel loro MySpace, e ne è valsa davvero la pena. Già il nome ci fa pensare a qualcosa di Canterburyano, ricordando il celebre formaggio elettrico dei Gong, anche se non dobbiamo andare a cercare precisamente qui per capire cosa ci aspetta. I pezzi che compongono questo EP di esordio (4 di durata medio-lunga più un paio di tracce brevissime, per un totale di circa 30 minuti) ci offrono un garbato jazz rock strumentale che scivola via in maniera sinuosa ed elegante, con suoni vintage e belle aperture orchestrali. Sono molti i momenti soft, come quelli della centrale "Le vautour de Mars", che mostra soluzioni jazz più classiche e delicate, ma non mancano momenti più briosi come nella lunga "Untung Untungan", con i suoi dialoghi fra trombone e xilofono che ci regalano sensazioni acustiche un po' goffe, vicine in un certo senso al repertorio Gentle Giant. Non ci crederete ma uno degli strumenti solisti principali è l'arpa, suonata con un approccio jazz dall'abile Guillame Gravelin, che proprio nel brano appena menzionato dà il meglio di sé, intrecciandosi con i fiati robusti e con lo xilofono. Oltre a questo ideofono viene usato anche il suo corrispettivo metallico, il vibrafono, ottenendo in questa maniera una bella gamma di sensazioni percussive. Le ultime due tracce, che presentano la medesima durata ed un identico titolo, "Bernard l'eremite", sono due momenti di una medesima suite e presentano momenti musicali movimentati e complessi, con piacevoli contaminazioni psichedeliche, ed un coinvolgente approccio live.
Trenta minuti sono forse un po' pochi per giudicare un gruppo ma sono abbastanza per accendere il desiderio di ascoltare qualcosa di più. Nell'attesa di poter finalmente sperimentare un ascolto su distanze più lunghe, godiamoci pure questo assaggio che anticipa un album di prossima pubblicazione, già preannunciato, e che aspetto con impazienza e curiosità.



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Jessica Attene

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