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CANADA Afterimage Andromeda Relix 2010 ITA

E’ storia recente la reunion di questa band che si risolleva dalla polvere di un passato oscuro e dimenticato con la pubblicazione del presente CD, graziosamente confezionato, che raccoglie, in versione rimasterizzata, materiale originariamente edito su cassetta (chissà se qualcuno si ricorda ancora dei vecchi demo-tape?). Il gruppo, guidato dal bassista, cantante e tastierista Mario Cillo, unico elemento costante della formazione nel corso degli anni, ha in programma di suonare dal vivo e di entrare presto in studio di registrazione per realizzare un album tutto nuovo. A questo punto non so quanto possa essere vantaggioso affidare il proprio rientro in scena alla pubblicazione di materiale postumo, specie se la sua qualità lascia un po’ il tempo che trova. Agli albori della loro storia, siamo nel 1984, i Canada erano un trio composto da basso tastiere e batteria ed il loro stile si ispirava a quel New Prog inglese che proprio a quei tempi si stava sviluppando. Di questo repertorio, che traeva ispirazione da Pallas, Pendragon, IQ e Twelfth Night, non rimane praticamente traccia ed il primo demo-tape, pubblicato nel 1987, da quello che possiamo intuire dalle tracce “Broken Heart” e “Never Surrender” tratte proprio da lì, si orienta maggiormente verso la New Wave e l’AOR. Nel 1988 il gruppo registrò il master per un EP che non vide mai la luce per il disinteresse delle case discografiche ed è così che quel materiale venne riversato in un nuovo demo-tape. “Angel of the City” e “Valerie” sono pezzi ancora penalizzati da una registrazione amatoriale e scadente, con una voce che scompare dietro una base musicale appena accennata che non brilla di certo per scrittura musicale o per la ricchezza degli arrangiamenti. Qualche tastiera qua e là non ci trasporta di certo nel mondo del Progressive Rock ma non credo neanche che queste fossero le reali intenzioni del gruppo che propone una allegra ed edulcorata miscela musicale in sintonia con i Van Halen, i Kiss più scanzonati o i Saga (quelli canadesi ovviamente) degli anni Ottanta e, se vogliamo, anche con i Twelfth Night di Andy Sears. L’ultima terna di canzoni (che comprende anche una nuova versione di “Broken Heart”) pubblicata in questo album proviene invece dal terzo demo, realizzato nel 1990 ed intitolato “But for You”. Gli anni passano ma il sound dei Canada rimane ancorato strettamente agli anni Ottanta e la qualità di registrazione non migliora. I pezzi appaiono appena più complessi ed i suoni della batteria si fanno sintetici in quello che sembra un miscuglio insipido fra pop e New Wave. Il CD è completato inoltre da tre bonus in lingua italiana che provengono da un ultimo demo, “Mr Gone”, realizzato in occasione della reunion del 1995. Qui le cose migliorano decisamente grazie ad un sound più pulito ma soprattutto grazie ad un cantato che risulta più efficace in lingua italiana mentre lo stile più o meno è sempre quello. Capisco che in questi nastri scoloriti sono racchiusi tanti affetti e tanti ricordi ma l’interesse rimane quello di un vecchio album di famiglia pieno di sogni svaniti e tanta nostalgia a cui un occhio non familiare può prestare appena uno sguardo svogliato e distratto. I Canada ricominciano da qui e spero che abbiano il coraggio di gettarsi i loro ricordi alle spalle per scrivere nuove pagine musicali, magari anche un po’ contaminate di Progressive Rock che qui dentro compare in maniera abbastanza limitata e sicuramente non nella sua forma migliore.


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Jessica Attene

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