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CASTALIA Look right autoprod. 2010 ITA

La scoperta del nuovo disco di Luigi Ametta con il suo progetto di musica elettronica low-fi Castalia mi aveva quasi gettato nel panico, è ancora abbastanza vivo il ricordo della pesantezza provata nell’ascoltare il pessimo e noioso “Harbours”, con questo “Look Right” mi aspettavo così di ripetere l’esperienza, quindi di male in peggio… Fortunatamente, pare che negli ultimi mesi Luigi Ametta sia stato colto da un momento di grazia, quindi “Look Right” non rischia di diventare una tortura all’ascolto, direi che non è poco, ed abbastanza inaspettatamente si inseriscono alcuni momenti interessanti, pur rimanendo in un ambito assolutamente “artigianale” e talvolta un po’ troppo approssimativo. In effetti certe atmosfere psicotiche sono più legate allo sgangherato cd d’esordio “I Changed My Mind…” uscito tre anni fa , però in questo “Look Right” i momenti più rilassati esprimono un vago concetto di musica ambient a suo modo efficace, anche se l’ampio utilizzo di loops in chiave minimale (un minimalismo un po’ primitivo, però) rende l’ascolto sin troppo, diciamo, ipnotico; il repertorio utilizzato nei vari campionamenti attinge direttamente dagli arcinoti classici del progressive rock e l’impressione che deriva è piuttosto curiosa e suggestiva, anche se a tratti un po’ alienante… In genere questo nuovo cd di Castalia-Luigi Ametta cerca di mantenere un equilibrio fra sonorità rumoriste, caos tecnologico e sonorità acustiche placide e pastorali: l’approccio più avanguardistico ed ostico tende a prevalere, forse i momenti più interessanti del cd, anche se all’interno di un ambito povero e naif come può essere quello delle autoproduzioni casalinghe a basso costo. La qualità e la definizione dei suoni mi sembra comunque migliorata rispetto ai dischi precedenti e Castalia ora dà l’impressione di un progetto meno casuale del solito. “Look Right” è dunque un disco più ragionato e pensato, anche se non manca di momenti di puro delirio e di autoindulgente supponenza un po’ fastidiosi. C’è inoltre da osservare che le poche parti ritmiche presenti potevano essere tranquillamente evitate tanto sono insulse… “Look Right” rappresenta comunque un buon passo in avanti per Ametta, anche se più di una volta rischia di scivolare pericolosamente nel settore “dischi che si dimenticano in fretta”: l’impressione è sempre quella del demo realizzato alla meno peggio, anche se questa volta il livello di gradimento è cresciuto sensibilmente. Qualche mezzo in più di sicuro non guasterebbe…


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Giovanni Carta

Collegamenti ad altre recensioni

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