I Caja De Pandora sono conosciuti (poco) per questo loro lavoro omonimo uscito nel 1981 e per un secondo del 1989 prodotto con il none di LA CAJA. Fin dalle prime battute è evidente la connotazione documentale che il CD sembra assumere: la povera registrazione e la modesta capacità tecnica dei cinque strumentisti sono forse i determinanti di arrangiamenti e melodie alquanto elementari. Il progressive caratterizzato da marcati riferimenti jazz e latini non riesce infatti a decollare, restando l'esecuzione sempre paragonabile alle elementari scale compiute per esercizio accademico. Più elaborate ed interessanti le tre bonus tracks registrate successivamente. Maggiore è infatti lo spazio creativo entro il quale il gruppo riesce a muoversi, pur manifestando una certa imperizia nei passaggi strumentali di batteria e basso. Lo stile delle tre canzoni è in parte accostabile a quello dei primi Nuova Era e in parte a quel filone latino-spagnolo di gruppi che hanno ricercato e rielaborato le origini popolari della propria musica di cui fanno parte ad esempio gli Ibio e i Granada. Essendo il messico una terra arida per la musica progressiva dobbiamo considerare la presente riedizione una interessante testimonianza culturale, ma niente più...