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CHAOS CODE A tapestry of afterthoughts autoprod. 1999 USA

Un album carino, senza dubbio, divertente e senza grosse pretese, fatto da amanti del Prog classico per amanti del Prog classico. Sono innegabili le influenze esercitate dai Marillion, i primi, quelli più grezzi e ruspanti di "The web" o "Script". Ad ogni modo la classe è quella che è, e se talvolta questi 4 ragazzi della Virginia riescono a trovare la giusta alchimia per confezionare dei brani dal giusto pathos, come quello iniziale, ma in tutto rimane sempre un'atmosfera naïf che da una parte ce ne fa apprezzare l'entusiasmo, dall'altra impedisce alla musica di decollare veramente. Rimane comunque un discreto disco, per gli appassionati incondizionati del Prog romantico dalle sonorità moderne.

 

Alberto Nucci

Collegamenti ad altre recensioni

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