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CACTUS PEYOTES Cactus peyotes Rock Symphony 2001 BRA

Al primo ascolto questi ragazzi brasiliani danno quasi l'impressione di voler essere considerati come una sorta di discepoli dei Dream Theater, vista la precisa e potente dinamica degli arrangiamenti spesso orientati verso un rock progessivo piuttosto aggressivo e (come poteva essere altrimenti...) dall'elevata caratura tecnica. Effettivamente alcuni momenti di questo disco d'esordio rimandano alla mente alcuni episodi migliori del gruppo di Petrucci e soci, ma per fortuna non siamo di fronte all'ennesimo gruppo clone dotato di poca fantasia ed i Cactus Peyotes pur non proponendo oggettivamente nulla di originale dimostrano d'essere un buon gruppo di rock progressivo dai contorni hard diretti e ben definiti... limitando certe asprezze metal giusto in qualche fraseggio ritmico ed in alcuni vocalizzi tuttosommato non strabordanti. A dire il vero la musica presente in questo disco sembra essere pių sbilanciata verso un new prog dalle accattivanti melodie e tecnicamente spericolato: nonostante a volte i brani sembrino sfumare verso la fine in maniera irrisolta, dando la sensazione di una performance rivolta unicamente all'esibizionismo tecnico, in generale questi cinque ragazzi fanno di tutto per divertire e rilassare l'ascoltatore medio (e non solo...?) attraverso dieci brani di media durata dove gran rilievo hanno le classiche tastiere del bravo Daniel Lamas, degno seguace di icone new prog come Clive Nolan, Geddy Lee e... Kevin Moore. Un disco che si ascolta piuttosto piacevolmente nel congestionato ambito hard-prog moderno non č un evento giornaliero quindi, a chi interessa, "Cactus peyotes" potrebbe essere un acquisto da non trascurare.

 

Giovanni Carta

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