Home
 
DRAGONFLY Dragonfly Highfly 1982 (Musea 1995) SVI

Ottima scelta, anche questa ristampa. L'unico album di questo ottimo quanto effimero combo elvetico stava cominciando a diventare raro, quindi questa ristampa su CD rende possibile a tutti di mettersi in grado di conoscerlo. Ricordo che qualcuno, tempo fa, segnalò questo disco come uno dei più belli degli anni '80; non oso fare altrettanto, ma certo i 4 brani dell'originario lato A lasciano andare la fantasia del Prog-ascoltatore molto lontano. Difficile addirittura trovare somiglianze o riferimenti precisi; mi viene da pensare a qualche gruppo italiano dei 70s (Maxophone, PFM...), ai Genesis, Gentle Giant, Rare Bird.... Addirittura clamorosi nella loro bellezza i 7 minuti di "Shellycoat", con i suoi incroci chitarra/basso/tastiere funambolici e mozzafiato. La seconda parte del disco era occupata dalla suite omonima: 18 minuti di Prog camaleontico dai toni prevalentemente delicati ed ipnotici, ma con notabili accelerazioni spinte da una chitarra inquieta e molto creativa. Lo stile musicale rimane lo stesso, ma il tutto risulta espanso, non annacquato però, su di una distanza maggiore: una prima parte motto delicata che ci accompagna per mezzo delle sue delicate armonie vocali una seconda in cui l'anima Prog-sinfonica del gruppo ritorna prepotentemente a galla e ci irretisce nei suoi meandri, un finale infine basato su una chitarra clamorosamente stile-Hackett. Come d'abitudine, Musea mette su questo CD un paio di bonus-tracks: mmmh... il menù si fa ancora più interessante: due brani, rispettivamente di 7 e di 15 minuti, risalenti a pochi anni prima dell'album. "Humdinger" è uno strumentale che mi ricorda molto il finale della suite "Dragonfly", anche se un po' più in stile Gentle Giant e un po' meno ispirata. "The riddle princess" invece non avrebbe sfigurato nell'album; ascoltare... per credere!

 

Alberto Nucci

Italian
English