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DOGMA Album PRW 1993 BRA

I Dogma sono un altro dei numerosi gruppi prog brasiliani messi sotto contratto dall'attivissima Progressive Rock Worldwide, un'etichetta che per adesso sta pienamente soddisfacendo le attese dell'esigente pubblico progressivo, visto che le sue produzioni, quando più quando meno, sono tutte meritevoli di essere ascoltate. Speriamo che si mantenga su questa strada. Il gruppo in questione si presenta in formazione classica di quattro elementi, coadiuvati comunque dall'ormai noto Marcus Viana dei Sagrato, che suona il violino in uno dei brani (quella delle collaborazioni trasversali sembra proprio essere una mania dei gruppi brasiliani).
La strada intrapresa dai Dogma è quella del prog interamente strumentale, scelta questa da non disprezzare, visto che il cantato in portoghese non sempre si adatta perfettamente al genere. La musica contenuta in questo CD è un progressive molto fluido e scorrevole, dai suoni puliti ed eleganti, che come impatto non può non richiamare i Camel di Andy Latimer e soprattutto (per chi li conosce) gli australiani Sebastian Hardi di "Four moments", il tutto condito da alcune aperture mazzate. I Dogma non vogliono probabilmente stupire l'ascoltatore con funamboliche evoluzioni strumentali, si accontentano di affascinarlo con la raffinatezza delle loro melodie, con la naturalezza con cui la musica scorre senza orpelli inutili o affaticamenti di sorta. Davvero un esempio di come talvolta per fare buon prog non sia necessario infarcirlo di riferimenti o luoghi comuni, basta la freschezza delle idee (neppure troppo originali) e la naturalezza con cui queste vengono tradotte in musica.
Per chiunque ricerchi nel prog un pretesto per rilassarsi ascoltando buona musica, quello dei Dogma è un "Album" da cercare.

 

Riccardo Maranghi

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