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DR. DOPOJAM Entree Zebra 1973 (Karma Music 2004) DAN

Fra le realtà più interessanti del Prog danese mi sento senza dubbio di segnalare questo brillante ensemble di otto elementi, autore di tre album. La ristampa in esame, curata da un'etichetta danese molto attiva in questo settore, riguarda il loro esordio, sicuramente il migliore della discografia di questa band (anche "Fat Dogs and Danishmen", stampato dalla Zebra nel 1974, è un disco di grande interesse, mentre l'ultimo "Cruisin' At Midnite" del 1981 è decisamente inferiore). Nato grazie all'iniziativa di Kristian Pommer, leader e compositore nonché tastierista, il gruppo divenne, attraverso una serie di concerti ed apparizioni in TV molto conosciuto ed apprezzato in Scandinavia (così almeno recitano le note di copertina dell'album). E' invece certo che la band si è messa in evidenza per il suo stile brioso, fresco ed originale, illuminato da guizzi improvvisi di istrionica follia. In questo senso è emblematica la bizzarra suite di ben 25 minuti che sembra dedicata alla teoria degli umori di Ippocrate e che in origine occupava un'intera facciata della stampa in vinile. Ogni umore ha un suo tema musicale e a seguire troviamo dei movimenti dedicati a vari organi, sede dei diversi umori, che vengono associati per di più ad un corpo celeste: "Heart Theme, Solaria", "Brain Theme, Lunaria", "Lever Theme, Jupiter" e "Kidney Theme, Venus". La musica è stravagante e coinvolgente, estremamente varia nello stile e sempre imprevedibile nei suoi passaggi di ritmo e con i sui bizzarri caroselli: un ruolo chiave è ricoperto dagli ottoni, con tromba, sax soprano e tenore, sempre vivaci e responsabili di un certo piacevole feeling jazzy. Il sound è corposo e spumeggiante, con belle parti di flauto, che si lancia spesso in folli assoli, e vibrafono e un piccolo assortimento di tastiere con Moog (comunque poco presente) e piano. Vi sono momenti dominati da percussioni sudamericane e intermezzi decisamente folli, fra urla, risate isteriche e addirittura tamburi africani, altre volte invece sembra quasi di sentire i King Crimson di "One More Red Nightmare". La voce di Lars Bisgaard, poi, ruvida, potente, piacevole e di stampo hard blues, si adatta alla perfezione alla musica. Insomma, il bello di questa suite è che si riesce ad arrivare in fondo con grande entusiasmo, colpiti dalla vivacità di certe soluzioni e dal calore della musica. I pezzi del lato B, cinque in tutto, sono meno folli ma comunque interessanti, e spaziano dall'hard blues festoso e autocelebrativo di "Samelam-Samelam", ai ritmi latini di "Entrees", alla soft "In the Morning" fino alla movimentata "Desserts: Flower-Picking-Preludium" in Santana style. Il piatto forte dell'album rimane comunque la suite, originale a partire dal concept mentre i restanti brani, nella loro validità, sono da considerarsi dei complementi interessanti. Se deciderete infine di acquistare questa bella ristampa potrete anche vedere la foto interna del booklet (purtoppo magrissimo) che ritrae i musicisti in atteggiamenti piuttosto bizzarri: tenere lontano dalla portata dei bambini!

 

Jessica Attene

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