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DORIAN WILDE Better alone Nausicaa's Garden 1996 ITA

One-man-band, ovvero DORIAN WILDE, ovvero Fabio Borghi, talentuoso tastierista della provincia di Pavia. Oltre 50 minuti di musica strumentale in bilico tra il prog più sinfonico e la new-age con dichiarate influenze classiche (l'autore ringrazia Emerson, Wakeman, Vangelis, J. Smith e Mozart per l'ispirazione). Indipendentemente dalla indiscutibile capacità di questo musicista, bisogna dire che questi album, così strutturati, fanno inevitabilmente arrivare alla conclusione che l'artista in oggetto sia sprecato per un lavoro prettamente solista. Intendo dire che Fabio (o Dorian), inserito nell'organico di un autentico gruppo prog di buon livello, farebbe fare a quest'ultimo il famoso salto di qualità e, di conseguenza, se ne gioverebbe il musicista stesso. Queste considerazioni possono essere inutili se si calcola che nel booklet del CD Fabio dedica il medesimo a se stesso ed anche il titolo dell'album va in tal senso (anche se quest'ultimo potrebbe riferirsi ad una delusione sentimentale...). Ad ogni modo, il tastierismo introspettivo di DW ha i suoi punti di forza nella lunga (20 minuti) introduttiva "Mirror of desire", pezzo che alterna momenti impetuosi di prog a passaggi new-age oriented; altri brani più tipicamente prog sono "Opium" e "Horizons", non per niente i miei preferiti. Per il resto devo ripetermi, i suoni campionati non rendono giustizia a quest'ottimo keyboard-wizard che sarebbe bello vedere all'opera in una prog-band a tutti gli effetti.

 

Fabrizio Bordone

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