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EULENSPYGEL 2 Spiegelei 1971 (Garden of Delights 1999) GER

La loro copertina fin da quando ero ragazzo mi ha sempre ossessionato. In primo per divertimento e poi anche perché mi fa pensare a come facevano le copertine un tempo e come invece le fanno ora. Mi sono sempre chiesto come fosse nata l'idea di quel pulcino così risoluto. Chiaramente non lo sapremo mai! Oltre questo particolare modo di presentarsi riconosciamo in loro l'ennesimo gruppo della ben ricca scena del Krautrock tedesco. La struttura non cela misteri bilanciando gli interventi in stile jam session tra tappeti di Hammond e soli di chitarra narranti. In parti più isolate il gruppo cerca soluzioni più intense con violino e flauto ma purtroppo si tratta per l'appunto di piccoli passaggi. Questa non è certo una carenza del gruppo che comunque sviluppa un tipico album, che forse non spicca per originalità, ma per gli amanti del periodo non c'è cosa migliore. Purtroppo, per me, il cantato in tedesco non è la cosa migliore da sentire e questo per l'accento duro che possiede. Anche se devo dire che l'hard rock classico ben si presta in certe situazioni a suoni, anche vocali, semplici e diretti. Il tutto viene ben mescolato a improvvisazioni interessanti che creano un lavoro altrettanto valido quanto certi classici ben consolidati.

 

Gerald Crich

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